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Poesie di Marthia Carrozzo in un dialogo/intervista al Maestro Claudio Fabi "Di bellezza non si pecca eppure (o del corpo che muove prima)", poemetto che muove dal corpo e al corpo ritorna come a quell'unico abecedario possibile capace di veicolare ogni conoscenza di noi e del mondo. «Un piccolo gioiello di poesia erotica, o anche un meraviglioso trattatello di tattiche per guerre sentimentali. O anche tutti e due insieme», scrive Lello Voce nella prefazione di questo prezioso piccolo concept. La bella Idrusa riscritta dalla penna di Marthia Carrozzo incontra il Maestro Claudio Fabi, immaginando possa essere proprio quest'antica eroina dal nome d'acqua a permettergli di raccontare un sentire, un'esperienza, la sua, artistica e umana, che tra queste pagine si dona con grande generosità, spronando chi lo legge a interrogarsi su cosa sia o debba essere, in una visione ideale, il rapporto tra musica e poesia.